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PIAZZA BREMBANA NOTIZIE:

Piazza Brembana
località turistica della  Valle Brembana ad una altitudine di 525 metri dal livello del mare,
occupa una superficie di circa 6.5 Km2 ed e' situata all'imbocco dei due rami dell'alta valle.
Dista 38 km da Bergamo, 15 dalla nota località termale di San Pellegrino Terme
e confina con i comuni di Valnegra, Lenna ed Olmo al Brembo.
A Piazza Brembana scorre il Fiume Brembo su un vasto morbido e verdeggiante altopiano
servito dalla strada provinciale 1.
Il paese è circondato dai monti Ortigara, Cima di Menna, Corna Rossa e Monte Sole.
Le origini di Piazza Brembana non si conoscono con esattezza.
Le prime e modeste abitazioni che pare risalgano ad epoca anteriore all'anno 1000,
sarebbero sorte ad iniziativa di poche famiglie dedite alla pastorizia.
Piazza Brembana centro di turismo, di Commercio e di aziende artigiane,
oggi e' una delle più note ed apprezzate località turistiche della provincia di Bergamo.
Offre numerosi eventi e manifestazioni di ogni genere, specialmente durante il periodo estivo.
Tra le piu' importanti, la ormai famosa sagra della mela che si svolge nel mese di ottobre,
meta di numerossissimi visitatori.
Via ingegner Sante Calvi, la centrale Via Bortolo Belotti e Via Roma sono le principali vie dedicate allo shopping,
molto frequentate specialmente durante lo storico mercato del venerdì.
La cattedrale di San Martino e la Chiesa di San Bernardo sono i 2 principali luoghi di culto da visitare.

Per maggiori informazioni puoi consultare il sito internet http://www.piazzabrembana.info
con notizie ed immagini sempre aggiornate.



LA CHIESA DI SAN BERNARDO A PIAZZA BREMBANA - LE ORIGINI:

Almeno dal 1194 esiste il paese chiamato Piazza, dal 1876 Piazza Brembana, anche se la sua origine deve essere molto più antica.
I suoi abitanti dal punto di vista religioso furono soggetti prima alla pieve di San Giovanni Battista in Dossena e poi alla chiesa di San Martino oltre la
Goggia detta un tempo in Valnegra.

Con il passare degli anni l'aumento della popolazione portò le contrade soggette a questa parrocchiale
ad abolire la propria chiesa sussidiaria per maggiore comodità e per devozione.
Nel XIV secolo benchè vi fosse una crisi generalizzata crebbe un po' ovunque il numero di chiese costruite dalla popolazione delle contrade.

Ad esempio il 27 maggio 1363 venne concessa licenza di edificare quella di Sant'Antonio Abate in Foppolo.
L'anno seguente nel 1364 gli abitanti di Piazza decisero di costruirne una
al centro della loro contrada, lungo la via principale del paese che poi venne utilizzata anche per la strada Priula,
le attuali via Fratelli Calvi e San Bernardo  in un luogo centrale e di importante.

Dopo essersi accordati fra loro chiesero licenza alla competente autorità e cioè al vescovo di Bergamo fra Lanfranco Saliverti
che autorizza la costruzione della chiesa riservando per se è per i suoi successori il pagamento annuo di una libbra di cera lavorata
quale censo in memoria di questa concessione.

Con atto del notaio don Alberto Carrara del 3 agosto 1364 Giuseppe fu Bombello Galizzi di Piazza
si obbligò a nome degli abitanti della contrada a pagare ogni anno tale
onere alla mensa vescovile di Bergamo.
Questo obbligo viene confermato con atto del 28 ottobre 1366 del notaio Francesco di Venturino Zenalia.

La chiesa venne eretta su di una platea artificiale costituita da porticati sorretti da pilastri e con volte a crociera
avente sul lato sud un alto e solido contrafforte il tutto in pietra di Cava.
Ora questi porticati sono in gran parte murati.

Sotto l'attuale sacrestia nel muro sul lato di Monte è presente una croce in pietra che forse indica uno spazio utilizzato dalle suore terziarie
per la sepoltura delle consorelle defunte sfruttando vani esistenti.

L'orientazione della chiesa si presenta alquanto anomala data la sua disposizione in senso nord est sud ovest
cioè ruotata di oltre 90 gradi rispetto a quella canonica.
Questo fatto è oltremodo strano trattandosi di una chiesa fondata nel 1364 quando l'orientazione Canonica
era scrupolosamente rispettata.
Non si hanno però notizie che possono far pensare ad una rotazione successiva della Chiesa stessa.
Sappiamo che nel 1699 si trovava già come la vediamo oggi.
Infatti il campanile era situato dal lato del Vangelo.
L'unica spiegazione del fatto potrebbe essere il prevalere di un criterio urbanistico e la difficoltà di
edificarla in maniera diversa al centro di un abitato.

San Bernardo fu la prima chiesa costruita nel territorio dell'attuale parrocchia di San Martino
naturalmente dopo San Martino stessa.
Essendo stata fondata per iniziativa degli "uomini e vicini" cioè gli abitanti della contrada di piazza,
rimase di patronato della comunità fino a quando fu ceduta alle suore terziarie dalle quali passo al demanio
per poi ritornare alla comunità ed oggi al Comune.

Accanto ad essa in una casa con arcone tuttora esistente, nella quale aveva sede la Misericordia di Piazza
nel XV secolo venne posta la residenza delle Vicario Veneto
ed in epoca napoleonica fu collocata la pretura.
Sopra un balcone vi è ancora un cartiglio in pietra che ricorda il vicario Pietro Benaglio.

Dalla fondazione sino al XV secolo non disponiamo di molte notizie.
A seguito dell'epidemia di peste del 1481 il Comune fece un voto di cui non conosciamo bene i
termini a seguito del quale la chiesa venne fatta affrescare.
Infatti negli atti del notaio Antonio Donati Rossi è conservato un elenco di debitori
con la rispettiva somma dovuta per le pitture fatte nella chiesa di San Bernardo
e per Mercede di un certo Don Giacomo che vi aveva celebrato messa.
La chiesa era molto cara alla popolazione di piazza che spesso ne ricordava con lasciti nei propri testamenti.

Troviamo due legati a questa chiesa in due Testamenti di Tonolo fu ser recuperato detto Rapa Panigoni di Piazza
che nel 1486 credendo di morire, nel suo testamento lasciò 50 lire imperiali a San Bernardo
ma sopravvisse ed il 16 marzo 1491 in una nuovo testamento lasciò alla Chiesa dieci lire per la fabbricazione.
Un altro legato venne fatto il 6 agosto 1496 da Maria fu Leonardo Donati vedova di Simone fu Martino Passa l' Hai Ponzoni di Olmo.

Negli anni 1517-1548 troviamo esistente, la Schola di San Bernardo
cioè una confraternita di cui però non sappiamo altro.
Probabilmente si occupava del culto nella chiesa ed anche della raccolta di elemosine per questo fine.

Il primo luglio 1517 nel suo testamento Caterina Fuser Giovanni detto Patrone Ganassi di Piazza vedova di ser Simone fu Bernardino Panigoni
pure lui di Piazza lasciò alla fabbrica della chiesa di San Bernardo dieci lire da spendersi in migliorie alla fabbrica stessa
e dalla scuola di San Bernardo di piazza
o ai confratelli o ministri della stessa scuola un legato per la cera da bruciare durante il suo funerale.
Espressione fabbrica è usata spesso a proposito di chiese nelle quali sono in atto restauri o ricostruzioni.

Nel 1548 la chiesa è definita cappella e viene citata ancora la scuola scuola di San Bernardo.
Nel 1567 si dice che era tenuta ben chiusa per evitare che
entrassero animali.
Ll'arciprete Don Sabatino Donati vi celebrava per devozione.
Nel 1575 monsignor Francesco Porro visitatore del Cardinal San Carlo Borromeo in
visita apostolica dopo il Concilio di Trento
menziona tra le suppellettili la croce astile, venne ordinato di far murare le finestre ai lati della porta
principale perché è troppo vicine a terra e di porre un'acquasantiera a destra entrando in chiesa.

Nel 1585 la gente nei giorni festivi non si recava a vespro a
dottrina ed alla adorazione della Sera nella parrocchialeperché si tenevano anche in San Bernardo.

Nel 1587 la chiesa è definita bene accomodata, per arredi e paramenti e vi si celebravano alcune messe votive.

Nel 1609 Latino Ganassa con il suo testamento lasciò un importante legato di cui parleremo in seguito.

Nel 1624 la chiesa è stranamente definita campestre e
doveva essere intonacata e sbiancata le finestre vicino alla porta maggiore dovevano essere costruite più in alto
affinché non si potesse guardare dentro.

Nel 1674 sorse una controversia fra gli abitanti di piazza ed il cappellano di San Bernardo da una parte e gli abitanti di Lenna
con il cappellano di San Rocco e San Sebastiano dall'altra.
L'oggetto del contendere, la precedenza nelle funzioni e negli onori fra i due cappellani.
Il lennesi infatti cercarono di far prendere il posto preminente a loro cappellano,
ma i piazzesi si opposero e ricorsero alle autorità argomentando che il cappellano di San Bernardo
aveva sempre avuto la preminenza su quello di San Rocco e che la chiesa di San Bernardo era di antica e di memorabile Fondazione,
mentre quella di San Rocco era stata costruita in tempo di peste
ed aggiungendo che San Bernardo aveva sempre avuto un cappellano,mentre San Rocco no.
Per gli abitanti di Piazza comparve come procuratore Giovanni Francesco Donati.
Effettivamente era vero quello che affermavano gli abitanti di Piazza; San Bernardo era stata edificata nel 1364
quindi molto più vecchia di San Rocco anche se questa non era stata costruita nel 1630 ma agli inizi del XVI secolo
e la prima aveva avuto una con continuità un cappellano benché non dà sempre ma dagli inizi del XVII secolo.
Le autorità della Curia Vescovile di Bergamo il 13 febbraio ordinarono che il cappellano di San
Bernardo a norma di una sentenza in tal senso del primo febbraio dovesse sedersi nel luogo più degno del coro di San Martino
ed avere in ogni caso la precedenza su quello di San Rocco
e intimarono a quest'ultimo Don francesco, garanzie da chiunque di non contravvenire all'ordine stabilendo
la pena di 100 ducati d'oro per chi non avesse obbedito.

Nel 1699 abbiamo un'interessantissima descrizione della chiesa.
Essa aveva 2 porte, la maggiore e la laterale.
ll tetto era in tavole sostenute da archi, il coro aveva due finestre laterali chiuse con inferriate.
Si stava risistemando la sagrestia dal lato dell'epistola
e dal lato del Vangelo vi era il campanile con tre campane che si credevano benedette.

Gli altari erano tre il maggiore aveva un icona dipinta raffigurante San Bernardo,San Carlo, San Francesco d'Assisi
e nel mezzo il tabernacolo ligneo dorato,
che serviva ai sacerdoti per comunicare gli infermi d'inverno e quando pioveva data la distanza della arcipresbiterale ed una pietra sacra portatile nella mensa.
Dal lato del Vangelo vi era l'altare di Santo Stefano con una icona dipinta da un eccellente pittore raffigurante Santo Stefano con
San Rocco e San Sebastiano.
Dal lato dell'epistola quello della Madonna con le immagini della Madonna di Santa Maddalena e di Santa Caterina martire.

Nel 1709 si registrano pagamenti ad Andrea Ganassa per mezza giornata di lavoro sul tettoe per cavalli di piode.

nel 1712 in occasione della visita pastorale, si ordinò di imbiancare i muri.

Nel 1716-1717 venne ricostruito il presbiterio e venne edificata l'abside attuale con lo stile barocco corrente all'epoca
come vedremo a proposito della Cappella Maggiore.

Nel 1719 troviamo pagamenti a mastro Antonio Gervasoni per la visita dell'Arco a Tommaso Regazzoni,
per aver sistemato il tetto ed altre spese per lavori ad archi e Muraglia
per la posa in opera di una catena da muro per l'arco per 2 inferriate, per finestre e per gesso di Averara.
Probabilmente l'arco della navata iniziava a dare segni di cedimento e si dovette rinforzarlo con una catena da muro ancora oggi visibile.

Nel 1723 vi furono lavori al tetto, a partire da quest'anno troviamo pagamenti ad una persona per accendere la lampada sopra la porta della chiesa
alimentata da olio di oliva.

nel 1730 venne sistemato di nuovo il tetto.

Nel 1737 don Pietro Orlandini dei mascheroni arciprete e vicario foraneo, decide di dar vita presso la chiesa
ad un collegio di suore terziarie francescane.
L'ingresso si ebbe poi il 21 febbraio 1739.

Nel 1747 venne sistemato l'antiporta.

il primo ottobre 1774 per la manutenzione della chiesa venne fatto un accordo approvato il 19 dello stesso mese

fra le terziarie ed il comune di Piazza Brembana per riversamento al monastero di 60 lire annue.
Sono registrati i pagamenti dal 1776 al 1798.

l'11 ottobre vennero pagate dal Comune 4,15 lire a Mastro rubini per sistemare il tetto e si registrano pagamenti per due cavalli di piede
e due giornate di lavoro nel 1791 ed altri per giornate e piede per riparare il tetto nel 1797.

l'11 agosto 1798 il monastero di Piazza Brembana venne soppresso per ordine del direttore esecutivo.
Negli anni di soppressione venne erroneamente inclusa anche la chiesa di San Bernardo
come proprietà del convento e non della contrada di Piazza.


PIAZZA BREMBANA NEWS:

Brembana tourist resort Brembana Valley at an altitude of 525 meters above sea level,
Occupies an area of ​​about 6.5 km2 and is situated at the entrance of the two branches of the upper valley.
It is 38 km from Bergamo, 15 from the well-known thermal resort of San Pellegrino Terme
And borders the municipalities of Valnegra, Lenna and Olmo al Brembo.
At Brembana Square runs the Brembo River on a vast, soft, green plateau
Served by the provincial road 1.
The country is surrounded by the Ortigara Mountains, Cima di Menna, Cora Rossa and Monte Sole.
The origins of Brembana Square are not known exactly.
The first and modest dwellings that seem to date back to the year 1000,
Would have been at the initiative of a few families involved in sheep farming.
Piazza Brembana center of tourism, of Commerce and of artisan companies,
Today is one of the most well-known and popular tourist destinations in the province of Bergamo.
It offers numerous events and events of all kinds, especially during the summer.
Among the most important, the now famous apple festival that takes place in October,
The destination of many visitors.
Via ingegner Sante Calvi, the central Via Bortolo Belotti and Via Roma are the main streets dedicated to shopping,
Especially frequented during the historic market of Friday.
St. Martin's Cathedral and the Church of St. Bernard are the two main places of worship to visit.

For more information, please visit http://www.piazzabrembana.info
With up-to-date news and images.



THE CHURCH OF SAN BERNARDO IN PIAZZA BREMBANA - TH
E ORIGINS:


At least since 1194 there is the town called Piazza, since 1876 Brembana Square, although its origin must be much older.
Its religious inhabitants were first subject to the church of St. John the Baptist in Dossena and then to the church of San Martino beyond the
Goggia once said in Valnegra.

Over the years, the increase in population led the districts subject to this parish
To abolish their subsidiary church for greater comfort and devotion.
In the 14th century, though there was a generalized crisis, the number of churches built by the population of the districts grew somewhat.

For example, on May 27, 1363, permission was given to build that of St. Anthony Abate in Foppolo.
The following year in 1364 the inhabitants of Piazza decided to build one
In the center of their district, along the main street of the country which was later used for the Priula road,
The current Via Fratelli Calvi and San Bernardo in a central and important place.

After agreeing with each other, they asked for permission to the competent authority, namely to the Bishop of Bergamo between Lanfranco Saliverti
Which authorizes the construction of the church by reserving for it is for its successors the annual payment of a pound of wax worked
As a reminder of this concession.

By Act of Notary Don Alberto Carrara of 3 August 1364 Giuseppe was Bombello Galizzi of Piazza
He obliged on behalf of the inhabitants of the district to pay this year
Burden at the bishop's canteen in Bergamo.
This obligation is confirmed by Act of October 28, 1366 by notary Francesco di Venturino Zenalia.

The church was erected on an artificial plate consisting of porticoes supported by pillars and cruciate vaults
With a high and solid buttress on the south side all the stone in Cava.
Now these porches are largely walled.

Under the present sacristy in the wall on the Monte side there is a stone cross that perhaps indicates a space used by the tertiary nuns
For the burial of deceased sisters by exploiting existing vanities.

The orientation of the church is somewhat abnormal due to its layout in the north east and southwest direction
Ie rotated by more than 90 degrees compared to canonical.
This fact is extremely odd as it is a church founded in 1364 when the Canonica orientation
Was scrupulously respected.

There is, however, no news that can make you think of a subsequent rotation of the Church itself.
We know that in 1699 it was already as we see it today.
In fact, the bell tower was located on the side of the Gospel.
The only explanation for the fact might be the prevalence of a town planning criterion and the difficulty of
Build it differently in the center of a town.

St. Bernard was the first church built in the territory of the present San Martino parish
Of course after San Martino itself.
Since it was founded on the initiative of the "men and neighbors", ie the inhabitants of the square of the square,
Remained a patronage of the community until it was sold to the tertiary nuns from which I went to the demo
Then return to the community and today to the Commune.

Next to it in an archetype still existing, in which the Mercy of Piazza was located
In the fifteenth century the residence of Vicar Veneto was placed
And in the Napoleonic era was placed the pretura.
Above a balcony there is still a stone maple that reminds Vicar Pietro Benaglio.

From the foundation until the 15th century we do not have much news.
Following the plague epidemic of 1481, the municipality made a vote of which we do not know well
Terms after which the church was made freshening.
In fact, in the acts of notary Antonio Donati Rossi there is a list of debtors
With the corresponding sum due to the paintings made in the church of St. Bernard
And for Mercede of a certain Don Giacomo who had celebrated Mass.
The church was very dear to the people of the square who often remembered with their own wills.

We find two linked to this church in two Testaments of Tonolo was recovered by the said Rapa Panigoni of Piazza
Who in 1486 believed to die, in his will left 50 imperial lions to St. Bernard
But survived and on 16 March 1491 in a new testament he left the Church ten lire for the manufacture.
Another legate was made on August 6, 1496 by Maria was Leonardo Donati Widow of Simon was Martino Passed the Ponzoni of Olmo.

In the years 1517-1548 we find existing, the Schola of St. Bernard
That is a confraternity of which we know nothing else.
He probably worshiped church worship and also alms gathering for this purpose.

On July 1, 1517, in his testament to Caterina Fuser Giovanni, Patrone Ganassi of Sergio Simone Square widow was Bernardino Panigoni
Even he from Piazza left at the factory of the church of San Bernardo ten lire to spend in improvements to the factory itself
And the St. Bernard School in the square
Or to the confreres or ministers of the same school a bond for the wax to burn during his funeral.
Factory expression is often used for churches where restorations or reconstructions are underway.


In 1548 the church is called a chapel and is still referred to as the San Bernardo School School.
In 1567 it was said that it was kept tight to prevent it
Animals came in.

Don Sabatino Donati celebrates you for devotion.
In 1575 Monsignor Francesco Porro visited Cardinal San Carlo Borromeo in
Apostolic visit after the Council of Trent
Mentions the astute cross among the furnishings, was ordered to wall the windows on the sides of the door
Because it is too close to the ground and to place an aquasantier on the right by entering the church.

In 1585 people on public holidays did not go crazy
Doctrine and adoration of the Evening in the parish because they were also held in St. Bernard.

In 1587 the church was well-appointed, for furnishings and dressings, and a few votive masses were celebrated.

In 1609 Latin Ganassa with his will left an important legacy that we will discuss later.

In 1624 the church is strangely defined countryside and
It had to be plastered and bleached windows near the main door had to be built higher
So that you could not look inside.


In 1674 a dispute arisen between the inhabitants of the square and the chaplain of St. Bernard on the one hand and the inhabitants of Lenna
With the chaplain of San Rocco and San Sebastiano on the other.
The object of contention, the precedence in the functions and honors between the two chaplains.
In fact, the flyers tried to make their top chaplain place,
But the piazzesi opposed and reclaimed to the authorities arguing that the chaplain of St. Bernard
Had always had the primacy over that of San Rocco and that the church of San Bernardo was an ancient and memorable Foundation,
While San Rocco had been built in plague time
And adding that St. Bernard had always had a chaplain, while San Rocco no.
For the inhabitants of Piazza appeared as prosecutor Giovanni Francesco Donati.
Indeed, it was true what the inhabitants of Piazza had affirmed; St. Bernard was built in 1364
So much older than San Rocco although this was not built in 1630 but at the beginning of the 16th century
And the former had a continuity with a chaplain, although he did not always give it but since the early 17th century.
The authorities of the Bishop's Curia of Bergamo on 13 February ordered that the chaplain of San
Bernardo according to a ruling in that sense on the first of February should sit in the most worthy place of the choir of San Martino
And in any case have precedence over that of San Rocco
And intend to the latter Don francesco, guarantees from anyone not to contradict the order by establishing
The penalty of 100 golden ducats for those who did not obey.

In 1699 we have an interesting description of the church.
It had 2 doors, the largest and the side.
The roof was on tables supported by arches, the choir had two side windows closed with awnings.
The sacristy was reshaping from the side of the epistle
And on the side of the Gospel there was the bell tower with three bells that were believed blessed.

The altars were three the major had a painted icon depicting St. Bernard, St. Charles, St. Francis of Assisi
And in the middle the golden wooden tabernacle,
which served to the priests to communicate the infirmities of winter and when it rained given the distance between
the bow and the sacred sacred stone in the canteen.
On the side of the Gospel there was the altar of Saint Stephen with an icon painted by an excellent painter depicting St. Stephen with
San Rocco and San Sebastiano.
On the side of the epistle that of the Madonna with the images of the Madonna of Santa Maddalena and of Santa Caterina martyr.

In 1709 payments were made to Andrea Ganassa for half a day of work on the roofed horses' roofs.

In 1712 during the pastoral visit, he was ordered to whitewash the walls.

In 1716-1717 the presbytery was rebuilt and the present apse was built with the current baroque style at that time
As we will see about the Chapel Major.

In 1719 we find payments to Master Antonio Gervasoni for the visit of the Arch at Tommaso Regazzoni,
For arranging the roof and other expenses for archery and wall work
For the installation of an arc chain for the arc for 2 rails, windows and plaster of Averara.
Probably the nave arc began to show signs of collapse and had to reinforce it with a still visible chain of wall.

In 1723 there were works on the roof, from this year we find payments to a person to turn on the lamp above the door of the church
Fueled by olive oil.

In 1730 the roof was restored.

In 1737 Don Pietro Orlandini of the Archbishop Masquerade and Vicar Foran, decides to give life to the church
To a college of Franciscan tertiary nuns.
The entrance was then February 21, 1739.

In 1747 the antiport was installed.

On October 1, 1774, for the maintenance of the church, an agreement was approved on the 19th of the same month

Among the tertiaries and the commune of Piazza Brembana for redemption at the monastery of 60 lire a year.
Payments are registered from 1776 to 1798.

On October 11th they were paid by the City 4.15 lire to Mastro rubini to fix the roof and recorded payments for two foot horses
And two days of work in 1791 and others for days and foot to repair the roof in 1797.

On August 11, 1798, the monastery of Brembana Square was suppressed by order of the Executive Director.
During the years of suppression, the church of St. Bernard was also erroneously included
As property of the convent and not of the square of Piazza.